Obiettivo 1 Permettere alle organizzazioni della società civile di sostenere gli sforzi del governo per contrastare il traffico di minori a livello locale.
Bambine intente a leggere in uno degli spazi gioco ricreativi di Save the Children in Sri Lanka.
La società civile: un elemento chiave
Dal nostro lavoro nell’ambito del traffico di minori sappiamo che in questo contesto i bambini sono esposti a svariati rischi.
- Possono essere sfruttati sessualmente e come forza lavoro
- Vengono obbligati a praticare turismo sessuale
- Vengono costretti a chiedere l’elemosina o a compiere attività criminali
Ricordiamo continuamente alla popolazione l’entità del traffico di bambini, in modo tale da poter fare davvero qualcosa per cambiare questa situazione.
Da soli, i bambini come Lisa dalla Nigeria sono i più a rischio dei trafficanti. Alcuni sono costretti al lavoro manuale, ai lavori domestici, al contrabbando di droga e alla prostituzione.
Un approccio innovativo
Uno degli elementi innovativi del nostro progetto è un numero verde creato nel contesto della campagna di informazione pubblica sul traffico di bambini, il primo di questo genere in Sri Lanka. È stato introdotto nell’ambito di una cooperazione dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
Inoltre, una campagna di informazione pubblica attraverso i social media ci permetterà di sensibilizzare un maggior numero di persone sul problema. In questo modo la collettività verrà informata meglio e potrà segnalare i casi.
Il progetto comprende anche una componente di ricerca per provare a capire meglio le dinamiche del traffico di bambini in Sri Lanka: quali bambini sono particolarmente vulnerabili, quali fattori favoriscono flussi migratori e in quali aree geografiche lo sfruttamento è particolarmente diffuso. Esaminando queste domande, la ricerca dovrebbe acquisire nuove conoscenze sulla tratta di minori, che saranno poi continuamente integrate nella pianificazione di progetti e azioni concrete per combattere questa piaga nel Paese.