I volti dietro i superpoteri
Abbiamo posto una domanda a colleghi e colleghe del nostro ufficio: «Come rafforzeresti le donne di tutto il mondo se avessi dei superpoteri?»
Abbiamo posto una domanda a colleghi e colleghe del nostro ufficio: «Come rafforzeresti le donne di tutto il mondo se avessi dei superpoteri?»
Un bambino su cinque in tutto il mondo è in fuga o vive in una zona di conflitto. Scontri mortali come quelli in Ucraina, Siria, Yemen o nella Striscia di Gaza e un numero sempre maggiore di catastrofi naturali li costringono ad abbandonare la propria patria per fughe piene di pericoli. Si trovano a cercare rifugio in altri paesi, ad esempio qui in Svizzera. Ma farlo non è sempre facile, perché i bambini sono stati costretti a lasciarsi alle spalle molte cose familiari come amici, scuola e giocattoli.
Valeria Kunz dirige da nove anni i programmi di istruzione internazionali di Save the Children Svizzera. Nell’intervista spiega perché l’istruzione infonde speranza o può addirittura salvare delle vite durante le crisi e con quali soluzioni creative offriamo l’accesso all’apprendimento ai bambini.
Ancora una volta sono i bambini e i giovani a pagare il prezzo più alto dell'escalation di violenza in Israele e nei Territori palestinesi occupati. Save the Children teme conseguenze significative per la loro salute mentale, oltre ad altri gravi conseguenze.
Dominik Weidkuhn lavora nel team partnership aziendali di Save the Children Svizzera e recentemente ha visitato alcuni dei nostri progetti in Bangladesh insieme a un partner. Nell’intervista parleremo di come Save the Children aiuta i bambini e le loro famiglie in Bangladesh e di cosa ha colpito maggiormente Dominik durante la sua visita.
Qui la salute di neonati e mamme viene prima di ogni altra cosa: nel più grande campo profughi del Ruanda, grazie a una struttura medica, ora si possono eseguire anche i tagli cesarei. Solo nei primi tre mesi dalla sua apertura, la struttura ha già salvato la vita di ben 93 bambini.
Grazie alle capre, le madri in Uganda possono donare ai loro figli latte e quindi un’alimentazione sufficientemente nutriente. Le famiglie colpite dalla carestia ricevono aiuto e possono evitare, in modo duraturo, che i loro figli si ammalino di malnutrizione.
Nella tarda serata di venerdì 8 settembre, un terremoto di magnitudo 6,8, seguito da una scossa di assestamento di 4,9 19 minuti dopo, ha colpito le zone sud-occidentali del Marocco. L'epicentro del terremoto è stato identificato nelle montagne dell'Alto Atlante, a una profondità di 18,5 km. Il bilancio delle vittime è già salito a oltre 2.900 morti e 100 feriti e il numero continua a salire.
Molti figli di famiglie migranti che lavorano nell’agricoltura in Italia sono trascurati dai servizi statali e quindi non ricevono istruzione e assistenza sanitaria. Come dimostra un recente rapporto di Save the Children Italia, questi bambini sono quindi esposti a un maggiore rischio di abuso e sfruttamento.
Sei mesi fa, in Turchia e in Siria si sono verificati terribili terremoti che hanno causato decine di migliaia di vittime. Da quel momento noi siamo sul posto per aiutare le persone colpite. Scoprite qui a cosa è servito il vostro aiuto.