Ancora una volta sono i bambini e i giovani a pagare il prezzo più alto dell'escalation di violenza in Israele e nei Territori palestinesi occupati. Save the Children teme conseguenze significative per la loro salute mentale, oltre ad altri gravi conseguenze.

Jason Lee, direttore di Save the Children per i Territori Palestinesi Occupati, ha dichiarato che, nella situazione attuale il senso di sicurezza delle bambine e dei bambini è stato “strappato via”.

Questa violenza deve finire, altrimenti i bambini continueranno a pagarne il prezzo.

Jason Lee direttore di Save the Children per i Territori Palestinesi Occupati

A Gaza, gli attacchi aerei hanno raso al suolo le abitazioni dei bambini e delle loro famiglie, mentre almeno tre scuole e un ospedale sono stati danneggiati. Anche un centro medico in Israele sarebbe stato colpito dal lancio di razzi.

Tutte le scuole in Israele e a Gaza sono state chiuse, interrompendo ancora una volta l’accesso dei bambini all’istruzione, da anni vittima delle ripetute escalation, in particolare a Gaza.

Le notizie di bambini palestinesi uccisi e feriti negli attacchi aerei e di bambini israeliani rapiti e tenuti in ostaggio, rafforzano i timori di un’emergenza psicologica senza precedenti.

Save the Children condanna la violenza, affermando che la portata degli attacchi in Israele e a Gaza sta causando danni che dureranno a lungo dopo la crisi.

L’Organizzazione chiede un cessate il fuoco immediato per evitare un’ulteriore escalation che metta a rischio i bambini. Tutte le parti devono fare del loro meglio per proteggere i bambini e rispettare il diritto umanitario internazionale.

il nostro aiuto concreto

Save the Children – una delle maggiori organizzazioni che operano nei Territori Palestinesi Occupati di Gaza e Cisgiordania – sta rispondendo alle esigenze umanitarie immediate ma anche a lungo termine di bambini e famiglie. Attualmente Save the Children sta realizzando interventi nel campo dell’istruzione, della protezione dell’infanzia, e sta sostenendo la popolazione con interventi di miglioramento all’accesso di mezzi di sussistenza, opportunità economiche, servizi idrici e igienico-sanitari, servizi per la salute e la nutrizione a donne e bambini e servizi di supporto per la salute mentale.

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