Martedi passato è atterrato a Maputo un aereo cargo con 51 tonnellate di generi di prima necessità.

Si moltiplicano le operazioni di intervento di Save the Children in Mozambico per poter raggiungere con la massima tempestività i bambini in emergenza e le loro famiglie. Martedi passato è atterrato a Maputo un aereo cargo con 51 tonnellate di generi di prima necessità, come tende, teloni, taniche e secchielli, immediatamente inviate a ovest verso la città di Chimoio, che è la più vicina all’area colpita dal ciclone, mentre gli operatori dell’Organizzazione stanno verificando le necessità più urgenti delle famiglie colpite.

“Una famiglia ha visto la propria casa trascinata via dall’acqua e ha cercato riparo in un’altra abitazione dove poco dopo è crollato il tetto. Un’altra famiglia si è arrampicata su un albero per sfuggire alla violenza della corrente, ma ci sono decine di migliaia di storie come queste nelle zone colpite,” ha dichiarato Machiel Pouw, responsabile dell’intervento in Mozambico di Save the Children.

Difficoltà di accesso a zone remote

Save the Children sta guidando le operazioni di aiuto per il consorzio COSACA proprio da Chimoio, trasformata in un centro di smistamento degli aiuti visto che è impossibile raggiungere direttamente la città di Beira, per il crollo di un ponte e per l’inaccessibilità del suo porto. I voli da Chimoio sono l’unica possibilità di far arrivare gli aiuti ai più di 600.000 abitanti gravemente colpiti dal ciclone Idai.

“Man mano che riusciamo a raggiungere le diverse aree colpite scopriamo nuove necessità urgenti, e la distribuzione dei generi di primo soccorso è fondamentale perché le famiglie possano utilizzare e conservare acqua pulita ed evitare le malattie, e possano ripararsi dalle piogge continue nelle zone alluvionate. È difficilissimo riuscire a raggiungere le comunità che sono rimaste isolate a causa del ciclone, ma stiamo lavorando senza sosta per fare in modo che tutti i bambini e le loro famiglie ricevano gli aiuti necessari, e stiamo già trasportando i primi aiuti a Beira,” ha proseguito Pouw.

“Grazie al sostegno dei donatori in Svizzera e negli altri paesi stiamo riuscendo ad intervenire tempestivamente con gli aiuti, ma siamo solo all’inizio. Tutti in Mozambico cercano di fare ogni sforzo per salvare le vite in pericolo, ma c’è bisogno di più risorse per poter raggiungere tantissimi bambini e famiglie il cui futuro è a rischio.” ha concluso Pouw.