Vogliamo creare un mondo nel quale i bambini siano liberi di essere bambini, ogni minuto, ogni giorno. Con questa missione, l’anno scorso abbiamo operato attivamente in 30 paesi.
Nel 1919, quando Eglantyne Jebb fondò Save the Children, si pose una missione che guida il nostro lavoro ancora oggi: proteggere i bambini e garantire i loro diritti. Per questo, in qualità di organizzazione indipendente leader per i diritti dei bambini ci impegniamo in Svizzera e in tutto il mondo per fare sì che tutti i bambini possano percepire con sicurezza i propri diritti. È importante che vivano, imparino, giochino, siano protetti dalla violenza e le loro voci vengano ascoltate.
Insieme per i diritti dei bambini
Save the Children Svizzera è un attore importante del movimento globale per i diritti dei bambini. Ci impegniamo insieme per ottenere obiettivi ambiziosi. Gli argomenti attualmente fissati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia sono alla base di tutti i nostri progetti, le cui fondamenta sono state gettate dopo la Prima guerra mondiale dalla nostra fondatrice Eglantyne Jebb, prima persona a fissare in un documento i diritti dei bambini a Ginevra.
Save the Children si sente spesso dire che i suoi obiettivi sono irraggiungibili e che i bambini sono destinati a continuare a soffrire. Ma irraggiungibile lo sarà solo se ci rifiuteremo di tentare.
Con questa convinzione, la rete globale di Save the Children è riuscita l’anno scorso a migliorare la vita di 105,4 milioni di bambini in 115 paesi. Save the Children Svizzera ha partecipato a questo risultato con 61 progetti in 30 paesi (in verde scuro sulla carta geografica).
Radicata localmente in 115 paesi
Grazie al nostro radicamento locale, conosciamo la situazione sul posto, adeguiamo i nostri progetti di conseguenza e possiamo aiutare subito in caso di catastrofi. Così, l’anno scorso siamo stati ad esempio in grado di fornire immediatamente aiuti umanitari in occasione del terremoto al confine tra la Turchia e la Siria. Contemporaneamente ci siamo impegnati anche in Kosovo per dare accesso all’istruzione anche ai giovanissimi residenti nelle regioni più isolate del paese. In Svizzera invece abbiamo dato il nostro sostegno a 59 alloggi per rifugiati con offerte su misura per bambini e famiglie.
Grazie al nostro lavoro rendiamo possibile un mondo nel quale le voci dei bambini vengono ascoltate. Li incoraggiamo a parlare delle ingiustizie e a impegnarsi in prima persona per il cambiamento, perché ogni bambino, indipendentemente da dove è nato, merita un’opportunità per esprimere tutto il proprio potenziale.