Ultimo aggiornamento: 21.10.2024
Il conflitto in Medio Oriente è in fase di escalation e colpisce soprattutto i bambini. Nella Striscia di Gaza, 1,1 milioni di bambini lottano per sopravvivere, mentre in Libano centinaia di migliaia di loro sono costretti ad abbandonare le proprie case. La violenza aumenta anche in Cisgiordania, mentre in Siria ed Egitto cresce il numero di bambini rifugiati traumatizzati. Le conseguenze per i bambini sono devastanti, perché perdono casa, famiglia e sicurezza.
Solo nella Striscia di Gaza sono 625’000 i bambini che non possono andare a scuola perché gli istituti sono stati chiusi o distrutti. 344 scuole sono state danneggiate dagli attacchi aerei e più della metà delle case è in rovina. Dall’inizio dell’escalation sono stati uccisi più di 14’000 bambini, mentre oltre 20’000 risultano dispersi e potrebbero essere stati incarcerati, rimasti sotto le macerie o sepolti in fosse comuni. Nel frattempo la violenza ha preso piede anche in Libano, dove oltre un milione di persone, inclusi molti bambini, sono state costrette alla fuga, mentre le scuole sono chiuse in tutto il paese, lasciando 1,5 milioni di bambini privi di accesso all’istruzione.
Il futuro di ogni bambino nelle località colpite dalla crisi è incerto, mentre la situazione umanitaria si aggrava giorno dopo giorno. Noi siamo presenti sul posto a Gaza, in Cisgiordania, in Libano, in Siria e in Egitto per schierarci al fianco delle famiglie colpite con aiuti di prima necessità, protezione e sostegno.