Finora, la pandemia di corona ha causato centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo. La maggior parte delle vittime aveva più di 65 anni. Anche se i sintomi nei bambini sono solitamente lievi e la loro salute non è direttamente minacciata dal virus, essi soffrono molto degli effetti di Covid-19.

In un emozionante podcast (in Inglese), i team di Save the Children hanno raccolto le voci dei bambini di tutto il mondo per condividere le loro esperienze e le loro paure durante la pandemia di Corona. Ascolta le storie dei bambini della Colombia, dell’India e del Sudafrica nel nostro podcast:

La pandemia di Corona ha cambiato la mia routine quotidiana e tutta la mia vita. Non posso più andare fuori con la mia famiglia, agli allenamenti di calcio, a scuola o al centro di apprendimento temporaneo di Save the Children.

Maria, 15 anni dal Venezuela

Le conseguenze economiche e sociali del coronavirus spesso danneggiano i bambini più della malattia stessa. L’isolamento, la chiusura delle scuole e il sovraccarico dei sistemi sanitari stanno cambiando la vita di milioni di bambini in tutto il mondo. I più poveri e i più vulnerabili sono i più colpiti.

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10 milioni di bambini non potrebbero mai tornare a scuola a causa di Covid-19

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86 milioni di bambini sono ad alto rischio di ulteriore povertà

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6,7 milioni di bambini piccoli sono anche a rischio di malnutrizione acuta

Milioni di bambini in tutto il mondo potrebbero essere ulteriormente spinti nella povertà 

Possiamo aspettarci un aumento scioccante delle disuguaglianze, della povertà e della violenza contro i bambini. Quasi 10 milioni di bambini sono ad alto rischio di non tornare mai più a scuola, poiché la crescente povertà costringe molti bambini – soprattutto le bambine – al lavoro minorile o al matrimonio precoce da parte delle loro famiglie. Inoltre, fino a 86 milioni di bambini potrebbero cadere in ulteriore povertà entro la fine dell’anno a causa della pandemia di Corona. Altri 6,7 milioni di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta a causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari in molti paesi e dell’interruzione dei servizi nutrizionali vitali.

Direi che siamo tutti sullo stesso oceano, ma a seconda di dove viviamo, abbiamo barche diverse. Alcuni di noi sono in yacht, altri cercano di remare, altri ancora hanno solo gommoni, altri ancora sono semplicemente costretti a nuotare da soli. Ma nessuno è al sicuro finché non siamo tutti al sicuro. Ora è il momento di mostrare assoluta solidarietà e di fare in modo che le persone che nuotano, che le portiamo sulle scialuppe di salvataggio e ci assicuriamo di arrivare tutti a terra sani e salvi.