Quest’anno saranno probabilmente quasi 305 milioni le persone che avranno bisogno di aiuti umanitari urgenti, inclusa un’intera generazione di bambini. Conflitti violenti, catastrofi naturali devastanti e shock economici globali scombussolano improvvisamente le vite dei bambini. Mentre alcune di queste crisi conquistano le prime pagine, come le guerre nella Striscia di Gaza o in Ucraina, altre cadono subito nel dimenticatoio. Ecco cinque crisi che non vogliamo perdere d’occhio nel 2025.
1. zona di crisi
Repubblica Democratica del congo
I bambini della Repubblica Democratica del Congo vivono in prima persona il conflitto tra gruppi armati. I violenti scontri hanno tolto il tetto a milioni di persone, distruggendo infrastrutture come scuole e ospedali e aggravando la fame e la misera.
A questo si aggiungono le conseguenze della crisi climatica, con fenomeni di siccità sempre più severi e frequenti che distruggono le case, costringono le famiglie alla fuga, compromettono il raccolto e amplificano il rischio di epidemie.
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2. zona di crisi
somalia
La Somalia è una delle nazioni più colpite dalla crisi climatica a livello globale e attualmente sta attraversando una crisi alimentare tra le più gravi. Dopo un lungo periodo di siccità, nell’autunno del 2023 il paese ha subito precipitazioni molto acute, che hanno causato alluvioni in grado di portarlo ai limiti della catastrofe.
Inoltre le persone che si trovano in Somalia soffrono da anni i brutali combattimenti della guerra civile. I clan continuano a scontrarsi tra loro, costringendo alla fuga bambini e famiglie. Le ultime battaglie e gli sfollamenti recenti aggravano la già fragile situazione umanitaria in una regione che è già caratterizzata da siccità e inondazioni.
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Se potessi esprimere un desiderio, chiederei la pace in Somalia. La pace è una cosa che ci manca già da tempo e molti di noi non sanno neanche cosa significhi
3. zona di crisi
Yemen
Da quasi dieci anni, i bambini dello Yemen attraversano una fase ininterrotta di violenze. Più della metà della popolazione ha urgentemente bisogno di cibo, acqua e aiuti vitali. I bambini e le loro famiglie sono costretti a fuggire e colpiti da insicurezza alimentare e accesso ristretto all’assistenza medica di base.
I conflitti hanno lasciato un’eredità letale, perché nel 2022 ogni due giorni un bambino ha azionato una mina o un proiettile inesplosi, spesso con conseguenze mortali. Giocando, raccogliendo legna da ardere o andando a prendere dell’acqua, i bambini continuano a mettersi in situazioni di pericolo di morte.
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Se potessi cambiare il mondo, lo farei tornare di nuovo un luogo sicuro e metterei fine una volta per tutte a questa guerra.
4. zona di crisi
Haiti
Ad Haiti, i bambini e le loro famiglie attraversano una combinazione mortale di escalation della violenza, problemi politici ed economici sempre più acuti, povertà generalizzata, insicurezza alimentare in crescita e un’epidemia di colera. Di conseguenza, quasi tre milioni di bambini hanno urgente bisogno di aiuti umanitari.
Inoltre nel paese imperversa un grave fenomeno di criminalità organizzata in bande, che porta sempre più spesso a disturbi violenti, blocchi stradali e rapimenti. Molti bambini sono esposti al rischio di essere reclutati dalle bande armate.
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5. zona di crisI
Zona del Sahel
La zona del Sahel centrale, alla quale appartengono Burkina Faso, Mali e Niger, è il teatro di una delle crisi umanitarie più estese del pianeta. Questa regione già molto esposta ai conflitti è diventata ancora più instabile a causa degli effetti della crisi climatica, in particolare con i continui periodi di siccità.
Incidenti di sicurezza, attacchi e rapimenti rappresentano la realtà quotidiana degli abitanti e dei collaboratori delle organizzazioni umanitarie sul posto. Come in tutti i conflitti, i bambini sono i più esposti.
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Radicamento locale per aiutare immediatamente
Prima, durante o dopo una crisi, grazie al nostro radicamento locale in oltre 115 paesi adeguiamo i nostri progetti in base alla situazione specifica e possiamo aiutare immediatamente in caso di emergenza. Il nostro sostegno consiste nel fornire tutto ciò che i bambini e le famiglie in situazioni di crisi hanno dovuto lasciarsi alle spalle.
Insieme ai nostri collaboratori e collaboratrici facciamo in modo che l’essere bambini non venga meno, anche nei periodi più difficili.